La villa, che fu fatta costruire nel 1657 dalla famiglia milanese Imbonati, conserva tra le sue sale tanta bellezza, pregevoli dipinti ed affreschi con scene bibliche, un pavimento di piccole pietre e pure una fontana con Tritone.
All’esterno è circondata da uno dei parchi annoverati nell’elenco di quelli più belli d’Italia. Oltre che alla famiglia di cui mantiene il nome, Villa Imbonati ha al suo ingresso lo stemma di un’altra famiglia comasca che ha scritto una pagina importante di storia: quella degli Odescalchi a cui Carlo Antonio Imbonati si unì sposando Giulia, cugina del futuro Papa Innocenzo XI.
La villa divenne anche sede di un cenacolo letterario, ospitò infatti Pietro Verri, Cesare Beccaria, Giuseppe Parini e il giovanissimo Alessandro Manzoni. Una porzione della grande dimora nel 1802 venne venduta da Giovanni Carlo Imbonati, amico di Giulia Beccaria, madre di Alessandro Manzoni, alla famiglia Butti. Nel corso degli anni i Butti ospitarono in quelle stanze personaggi di rilievo, tra cui anche Luigi Pirandello.
Una ricchezza storica che a distanza di anni vuole ritornare ad essere punto di riferimento culturale, dove possono dimorare nuovamente eventi di prestigio.